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Biblioteca

La biblioteca personale di Palazzeschi è stata schedata e collocata nel pozzo librario della Biblioteca Umanistica (sede di Lettere). Il catalogo completo, comprensivo di monografie e periodici, è stato edito in La biblioteca di Aldo Palazzeschi. Catalogo, a cura di Simone Magherini, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura - Università degli Studi di Firenze, 2004. Comprende 2172 volumi, tra cui 105 esemplari di opere palazzeschiane, tra prime edizioni e ristampe, in particolare: 3 copie di Lanterna (1907); 8 copie di :riflessi (1908); 6 di Poemi(1909); 1 copia della prima edizione dell'Incendiario (1910); 1 copia del Codice di Perelà (1911) e 7 della seconda edizione dell'Incendiario (1913). Mancano invece le prime stampe dei Cavalli bianchi (1905), disponibili solo in fotocopia, e della Piramide (1926). Nella biblioteca dello scrittore si conserva poi un vasto repertorio di testi letterari, tra cui numerose prime edizioni con dedica autografa di importanti opere del Novecento. Accanto ai libri si contano 1500 periodici (fascicoli completi, estratti o ritagli di stampa), tra cui 28 collezioni pressoché complete di riviste ((per citarne alcune:"Lacerba", "Il Baretti", "Letteratura", "Pan", "Pègaso", "Il Caffè", "L'osservatore politico letterario", "L'approdo letterario"). 
Nel settore del Fondo riservato agli esemplari delle opere di Palazzeschi sono conservati anche numerose traduzioni in lingua straniera dei romanzi più famosi: Le sorelle Materassi, I fratelli Cuccoli, RomaIl doge. Le sorelle Materassi è il testo più tradotto e vanta versioni in inglese, francese, spagnolo, portoghese, rumeno, slavo, cecoslovacco, ungherese, russo, tedesco, finlandese e svedese.

Biblio1

 

Nella biblioteca dello scrittore si conserva poi un vasto repertorio di testi letterari che abbracciano oltre mezzo secolo della nostra letteratura. Non poche le prime edizione con dedica autografa. Tra queste si segnalano una serie di volumi di primo Novecento: Le Primavere (1902), Il Poema di un'armonia(1903) e Poesie di tutti i giorni (1911) di Marino Moretti; Panem nostrum (1907) di Fausto Maria Martini; Pianissimo (1914) di Camillo Sbarbaro; le Liriche (1914) di Arturo Onofri; Lemmonio Borèo(1912), il Giornale di bordo (1915) e Kobilek (1918) di Ardengo Soffici; La neve (1915) di Corrado Govoni; Mafarka il futurista (1910), Zang Tumb Tumb (1914) di Filippo Tommaso Marinetti; Poesie(1911) e Preludio e canzonette (1923) di Umberto Saba; Elegie (1914) di Rosso di San Secondo; Un uomo finito (1913) di Giovanni Papini; Ossi di seppia (la seconda edizione del 1928) e Le occasioni(1939) di Eugenio Montale. L'elenco potrebbe continuare a lungo, comprendendo opere di Cicognani (La Velia, 1923; Strada facendo, 1929; Barucca, 1947), di Bilenchi (Anna e Bruno, 1938; Dino e altri racconti, 1942; Mio cugino Andrea, 1943) e di Pancrazi (L'Esopo moderno, 1930).

 

Riflessi di Aldo Palazzeschi

 

Completano il quadro alcune edizioni dei classici italiani: a parte Sacchetti, Boccaccio, Ariosto, Tasso, Manzoni, Nievo, interessano in particolare le opere pressoché complete (tutte rilegate in marocchino rosso) di Foscolo (Le Monnier, a cura di Orlandini e Mayer, 12 voll., 1899), di Leopardi (10 voll., sempre editi da Le Monnier, di cui 7 costituiscono la ristampa della prima edizione dello Zibaldone), di D'Annunzio (edizione del Vittoriale) e di Pascoli (edizione Zanichelli). Non stupisce, negli scaffali dell'autore delControdolore, la presenza della Storia dei comici italiani di Rasi e dei volumi della collana "Classici del ridere" di Formìggini. Non possono essere dimenticati gli indispensabili strumenti di lavoro dello scrittore: sette degli otto tomi del Dizionario della lingua italiana di Tommaseo-Bellini e i due tomi del Novo dizionario universale della lingua italiana (1891) di Petrocchi. La biblioteca comprende anche una vasta scelta di opere di autori stranieri. Tra queste risaltano i romanzi e i racconti di Dostojevskij, Tolstoj, Gogol, Cècov, Puskin, Turgenev; quelli di Zola, Gautier, Balzac, Flaubert, Maupassant, Stendhal; le poesie di Laforgue, Baudelaire, Rimbaud, Rodenbach, Verlaine, Valéry, Rilke; gli scritti di Goethe e l'edizione delle opere complete di Nietzsche (11 voll., editi a Milano, da Monanni, nel 1927).

 

Il codice di Perelà

 

Fanno inoltre parte del Fondo più di 150 fascicoli singoli di riviste (per lo più con scritti palazzeschiani) e una gran quantità di ritagli di giornale. Tra i fascicoli troviamo molti primi numeri di importanti riviste italiane. Tra questi vanno segnalati "La novella", "La Frusta letteraria", "Solaria", "Il Frontespizio", "Incontro", "Il Barco", "Argomenti", "Il Ponte", "Mercurio", "Mondo latino". Una serie considerevole di riviste straniere affianca quelle italiane. Sono conservati molti numeri di "Les Nouvelles Litteraires" (su cui uscì negli anni Trenta la traduzione francese di alcuni racconti di Palazzeschi), del "Mercure de France" e anche alcuni preziosi fascicoli di "Broom" e "Poetry and Drama", riviste che appartengono al movimento futurista inglese e nelle quali furono tradotte alcune poesie di Poemi e dell'Incendiario.

 

L'incendiario

Ultimo aggiornamento

04.02.2021

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