Con l’espressione «fraternità d’arte» Piero Nardi definiva, nei suoi tuttora fondamentali studi biografici, il peculiare legame tra Arrigo Boito e Giuseppe Giacosa. L’edizione del ricco e in gran parte inedito carteggio tra i due autori – figure centrali della scena teatrale e culturale italiana di fine Ottocento – documenta non solo un’amicizia sempre viva, ma anche un trentennale dialogo sulle scelte poetiche e linguistiche che accompagnò l’elaborazione e la messa in scena di numerose opere, come il Nerone e Tristi amori, nonché la diretta collaborazione per la stesura dell’Ode all’arte e del Filo. Scena filosofico-morale per marionette. Non mancano, tra le lettere, testi in versi che testimoniano un’intensa e divertita sperimentazione metrica e stilistica, ulteriore segno della vivacità del confronto creativo. Lo scambio epistolare si rivela dunque un prezioso strumento per far emergere il laboratorio di scrittura dei due autori e, al tempo stesso, per offrire nuovi spunti utili ad approfondire non solo il legame amicale e i rispettivi profili artistici, ma anche i rapporti con esponenti di primo piano della cultura italiana ed europea del tempo.
Alice Petrocchi è assegnista di ricerca in Letteratura italiana presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze, dove ha conseguito il Dottorato in Filologia, Letteratura italiana e Linguistica. I suoi interessi di ricerca si concentrano sulla letteratura italiana tra Otto e Novecento, con aperture verso la letteratura teatrale settecentesca.
Il volume è disponibile in formato cartaceo e in versione digitale Open Access al seguento link, sul sito dell'editore Società Editrice Fiorentina.
